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FIORI
DAI
CANNONI

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Rassegna stampa

Aljazeera Mubasher Channel
www.aljazeeramubasher.net/news/2025/8/31
Un futuro diverso per gli studenti di Gaza
Da Augusta l’appello di Maria Grazia Patania: “Corridoi universitari da Gaza, la Palestina è la lotta di liberazione per eccellenza”
Le voci inascoltate degli studenti di Gaza
Fiori dai cannoni – iniziativa di Another Coffee Stories a sostegno del popolo palestinese
Visti bloccati per i palestinesi di Gaza
Naim Abu Saif, una voce dalla Palestina
“Fiori dai cannoni”: il progetto per portare in Italia gli studenti palestinesi bloccati a Gaza, intervista alla portavoce di Augusta
Accogliere gli studenti palestinesi. Ora!
Augusta, avvocati Uas aderiscono a “Fiori dai cannoni” per gli studenti di Gaza
“A Gaza non esistono più università”: nasce Fiori dai cannoni per salvare il diritto allo studio con visti d’emergenza educativa
Cos’è “Fiori dai cannoni”, la campagna per garantire corridoi di studio ai ragazzi palestinesi
“Fiori dai cannoni”. Dalla riflessione all’azione: la parola si fa aiuto concreto per la Palestina
Da Gaza alle università italiane: l’iniziativa che vuole facilitare l’accesso dei palestinesi agli atenei
GAZA, SPORTIELLO (M5S): 97 BORSE A DISPOSIZIONE, PORTARE IN ITALIA STUDENTI PALESTINESI
Insieme per Gaza: martedì alla Camera la presentazione di “Appello per Gaza ”Un progetto ambizioso per costruire ponti accademici e corridoi umanitari con le università italiane
Il diritto allo studio dei giovani palestinesi in Italia

Donazioni da:

🌸 Dona oggi, aiuta a costruire domani

Ogni piccolo gesto può cambiare una vita. Con Fiori dai Cannoni puoi offrire un aiuto concreto alle studentesse e agli studenti di Gaza che arriveranno in Italia: dona beni essenziali per la loro accoglienza, lo studio e la vita quotidiana.
💌 Contattaci per donare:anothercoffeestories@gmail.com

Cosa puoi donare:

  • Prodotti per la cura della persona
  • Biancheria per la casa e biancheria intima
  • Scarpe e abbigliamento
  • Farmaci di base e primo soccorso
  • Computer, cellulari, tablet
  • Cancelleria, zaini e borse
  • Occhiali e lenti a contatto
Dona Ora!

Trasparenza dell’operazione

La raccolta Fiori dai Cannoni è un’iniziativa di solidarietà promossa da Another Coffee Stories (P.IVA 03942980362) con l’obiettivo di sostenere studentesse e studenti di Gaza ammessi a percorsi universitari in Italia.
Tutte le donazioni vengono gestite con criteri di tracciabilità e correttezza: ogni bene idoneo è registrato in un elenco interno e destinato esclusivamente ai beneficiari o a enti partner riconosciuti.
Non vengono raccolti farmaci, parafarmaci o dispositivi medici. Tutti gli oggetti accettati devono essere nuovi o in condizioni pari al nuovo, completi e puliti.
Non è previsto alcun beneficio fiscale per i donatori.
Su richiesta, Another Coffee Stories può rilasciare un’attestazione di avvenuta consegna (non a fini fiscali).
Le operazioni si svolgono nel pieno rispetto delle normative vigenti in materia di privacy (GDPR) e trasparenza. I dati dei donatori sono utilizzati solo per finalità organizzative legate al ritiro o alla consegna dei beni.

📧 Per informazioni o richieste: anothercoffeestories@gmail.com

🌿Costruiamo futuro insieme

Con Fiori dai Cannoni, in collaborazione con la rete di volontari GazaStudentsBeyondBorders, stiamo offrendo a studentesse e studenti di Gaza la possibilità di accedere all’università in Italia.

Abbiamo già attivato riconoscimenti istituzionali con Regione Sardegna, Regione Puglia e diversi Atenei italiani, garantendo un percorso trasparente, serio e umano. Ora abbiamo bisogno anche di te.

👉 Come puoi contribuire:

Borsa completa o co-finanziamento tramite versamento diretto all’Ateneo (con vantaggi fiscali).

Mentorship e tirocini: accogliere studenti in azienda e accompagnarli nel percorso professionale.

🔎 Garantiamo rendicontazione puntuale, aggiornamenti costanti e, se desideri, visibilità del tuo sostegno sui nostri canali.

🌍 Diventa parte di un cambiamento concreto.
Contattaci per ricevere la scheda progetto e scoprire come sostenere una borsa di studio qui: anothercoffeestories@gmail.com

Contattaci Ora!

L’umanità o è intera o non è umanità

Noi crediamo negli essere umani.
Vogliamo stare dalla parte giusta della storia e dare il nostro contributo per salvare la loro vita.

AIUTACI ANCHE TU!


Voci dalla Palestina

Nata dalla missione di Another Coffee Stories – una “letteratura sinestetica sui diritti umani” che unisce narrazione e azione civile – la collana raccoglie e diffonde le voci palestinesi, boicottando la disumanizzazione.

La collana nasce dall’urgenza – ribadita dall’editrice Anna Giada Altomare – di “parlare quando sarebbe più comodo tacere”, offrendo ai lettori storie che resistono all’omologazione mediatica e restituiscono complessità a un popolo troppo spesso ridotto a cifra statistica. Qui la letteratura torna a essere “torcia, urgenza, lotta”, capace di fendere il frastuono dell’informazione e aprire varchi di ascolto autentico.

Il progetto editoriale si impegna – statuto alla mano – a destinare i proventi direttamente agli autori, trasformando l’atto di lettura in micro-azione solidale.

Clicca qui

Accoglienza per Naim Abu Saif

Un impegno concreto per la libertà di parola Another Coffee Stories ha scelto di accogliere in Italia lo scrittore palestinese Naim Abu Saif, autore del libro Gaza’s Last Breath.

Naim è testimone diretto della tragedia che sta colpendo Gaza e con la sua voce racconta ciò che troppo spesso viene messo a tacere. Riteniamo che garantire a Naim uno spazio sicuro, umano e libero dove poter vivere, studiare, scrivere e incontrare lettori sia un dovere etico, culturale e civile.

La casa editrice AnotherCoffeeStories si fa carico di tutte le spese relative al soggiorno, all’ospitalità e alla promozione della sua opera sul territorio italiano. Chiediamo che le istituzioni competenti accompagnino questo gesto con il sostegno formale e pratico necessario per rendere possibile la sua permanenza nel nostro Paese, nel pieno rispetto della dignità, della protezione internazionale e della libertà di espressione.

Questa iniziativa nasce dal desiderio di non restare in silenzio.
Perché ogni voce salvata è una memoria custodita.
Perché le parole, oggi più che mai, hanno bisogno di protezione.

Leggi l’estratto

L’autore — Naim Abu Saif

Naim Abu Saif non è solo uno scrittore: è una voce emersa dalle ceneri di una guerra dimenticata. Nato e cresciuto a Gaza, ha scritto il suo romanzo d’esordio, Gaza’s Last Breath, durante il genocidio del 2023, alla luce di una candela, affamato, sfollato e sotto la minaccia costante delle bombe.

Ha scritto la storia prima in arabo, poi l’ha tradotta lui stesso in inglese, rifiutandosi di lasciar spegnere la propria voce — anche quando il mondo ha voltato lo sguardo altrove.

La sua scrittura è una rara fusione di esperienza cruda e grazia letteraria. La critica ha paragonato la sua voce a quella di Ghassan Kanafani e Victor Hugo — non solo per il realismo poetico, ma per il coraggio morale dimostrato di fronte alla distruzione.

Con lo sguardo del giornalista e l’anima del poeta, Naim documenta la catastrofe non come vittima, ma come testimone.

Gaza’s Last Breath è più di un romanzo. È una testimonianza — un grido umano inciso nella storia.
E da una terra in cui il silenzio è una forma di sopravvivenza, Naim ha il coraggio di parlare.

Naim Abu Saif

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Aesha Balaha

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Mahmoud N.

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Tarek Alfarra

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Un autobus per la salvezza dei giovani di Gaza

Non possiamo più limitarci a raccontare, a denunciare, a indignarci. È tempo di costruire soluzioni concrete, passo dopo passo, anche con i pochi mezzi che abbiamo.

È così che nasce il progetto “Fiori dai cannoni”: un’azione dal basso, profondamente politica e umana, nata dall’incontro tra donne, parole e coraggio.

Chi desidera contribuire, collaborare o offrire supporto, può farlo attraverso la mail o il sito dedicato:

👉 anothercoffeestories@gmail.com
👉 www.fioridaicannoni.it

Leggi tutto l’articolo

Un autobus per la salvezza dei giovani di Gaza

Non possiamo più limitarci a raccontare, a denunciare, a indignarci. È tempo di costruire soluzioni concrete, passo dopo passo, anche con i pochi mezzi che abbiamo.

Promotrici dell’iniziativa sono Anna Giada Altomare, editrice e produttrice cinematografica per i diritti umani, e Michela Catalani, antropologa e co-ideatrice del progetto Fiori dai cannoni. Insieme, hanno dato vita a un’azione concreta per costruire un vero percorso di salvezza per studenti palestinesi.

L’originalità del progetto risiede in una scelta tanto simbolica quanto reale: un autobus della libertà. Un mezzo che, partendo da Gaza, condurrebbe fisicamente un gruppo di giovani studiosi fuori Gaza, fino ad arrivare in Italia, dove potranno finalmente iniziare un percorso universitario in condizioni di sicurezza e dignità.

Fondamentale è la dimensione collettiva e cooperativa dell’iniziativa. Malak Al Mohamad, coordinatrice del progetto GazaStudents – Beyond Border, guida una rete di attiviste volontarie distribuite sul territorio italiano. Sono loro a occuparsi delle application universitarie, a individuare i profili più meritevoli e a garantire il supporto necessario per l’ammissione.

Parallelamente, Altomare e Catalani stanno lavorando per costruire un’infrastruttura logistica e umana in Italia: attivano contatti con università, enti culturali e associazioni; raccolgono lettere di invito, borse di studio, assistenza legale e psicologica. Perché il visto universitario, da solo, non basta.

È necessario un corridoio umanitario strutturato, e il supporto delle istituzioni è cruciale. In questo senso, il progetto guarda con fiducia al coinvolgimento diretto del Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, nella certezza che possa sostenere questa operazione di salvataggio culturale e civile.

La scelta del bus non è casuale: rappresenta il ritorno a una mobilità del pensiero e del corpo, un atto simbolico e concreto di liberazione. Un viaggio comunitario verso un futuro possibile, non più negato.

Il progetto ha già ricevuto l’adesione di alcune università italiane, la promessa di borse di studio, e la disponibilità di centri culturali e comunità locali all’accoglienza. Ma serve molto di più: risorse economiche, contatti istituzionali, disponibilità logistica. Serve una rete che creda davvero nel potere della cultura come salvezza.

Perché Fiori dai cannoni e GazaStudents non sono speranze astratte, ma azioni concrete.
Non sono gesti isolati, ma l’inizio di un modello replicabile di salvezza culturale.

Chi desidera contribuire, collaborare o offrire supporto, può farlo attraverso la mail o il sito dedicato:

👉 anothercoffeestories@gmail.com
👉 www.fioridaicannoni.it

Leggi il manifesto

Alla cortese attenzione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai membri del Parlamento, del Senato, del Governo e della Magistratura della Repubblica italiana

Spettabili rappresentanti delle istituzioni dell’Ordinamento Italiano,

Noi,
Anna Giada Altomare, editrice di AnotherCoffeeStories
&
Lorenzo Bernasconi, editore de iSenzaTregua,

scriviamo oggi in quanto cittadini e in quanto professionisti della cultura. Pubblicare libri, per noi, significa farci interpreti del nostro tempo, custodi del linguaggio e seminatori di futuro attraverso le parole. È in virtù di questo ruolo culturale, ma anche profondamente civile, che sentiamo il dovere di rivolgerci a Voi.

Viviamo in un mondo attraversato da emergenze umanitarie tanto gravi da «mettere alla prova l’integrità delle istituzioni democratiche e i principi del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto umanitario.» (Human Rights Watch, World Report 2025)

Dopo il terribile attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, vediamo bambini sotto le macerie a Gaza, vediamo i civili morire tra le bombe in Israele e in Iran, vediamo i caduti nei campi di battaglia in Ucraina, ascoltiamo i racconti di donne, uomini e giovani che ogni giorno, in troppi paesi nel mondo, perdono tutto ciò che hanno – casa, sogni, dignità – in nome di una guerra che non hanno scelto.

Eppure, mentre queste tragedie si consumano, il linguaggio istituzionale continua troppo spesso a rifugiarsi in formule neutre, in dichiarazioni di principio e in silenzi.

Ma il tempo della cautela è finito.

Questo è il tempo del coraggio.

L’Italia, oggi, ha una possibilità storica: quella di non di essere uno Stato tra tanti, ma di diventare la voce europea che rompe il coro dell’abitudine, la Nazione che non teme di pronunciare parole chiare come “basta armi”, “basta complicità”, “basta deleghe in bianco al potere bellico”.

Noi editori viviamo immersi nelle parole. Sappiamo quanto siano potenti. Ma quando alle parole non seguono azioni, esse diventano ombre svuotate di senso.

E allora ci rivolgiamo a Voi con questa domanda, semplice e decisiva:

che tipo di Paese vogliamo essere?

Un Paese che alimenta la guerra attraverso l’invio di armi, l’appoggio incondizionato, l’assuefazione all’inevitabile; oppure un Paese che si alza in piedi, che guarda negli occhi la propria storia, che tutela le sue famiglie, i suoi figli, i suoi nipoti e sceglie di dire BASTA. Qui e ora, noi diciamo BASTA.

Sappiamo che non è semplice.

Non siamo ingenui, sappiamo che ci sono pressioni, equilibri geopolitici, trattati, vincoli da considerare. Ma sappiamo anche che in un eventuale terzo conflitto mondiale, già in atto, noi siamo destinati a essere polvere. Con forte necessità vi chiediamo quindi di mettere da parte gli interessi economici e di agire ora. Noi siamo disposti a trovare insieme a voi soluzioni.

Ora è il momento della coscienza.

Ora è il momento di tutelare l’umanità.

Ora è il momento per non diventare complici silenziosi di una fine che sarà anche la nostra e la vostra.

E se c’è un popolo che può farsi portavoce di pace è proprio il nostro. Perché sappiamo cosa significhi la guerra. L’abbiamo conosciuta. L’abbiamo raccontata. E oggi possiamo impedire che si ripeta, anche solo rifiutandoci di essere un anello della catena bellica.

Noi vi chiediamo, con rispetto, ma con urgenza: fate tutto ciò che è in vostro potere per impedire che l’Italia sia parte attiva – o passiva – di qualunque guerra.

Siate coraggiosi. Siate coerenti con l’articolo 11 della nostra Costituzione

«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»

Siate promotori di diplomazia, mediazione, cessate il fuoco, corridoi umanitari, tregue.

E, prima di tutto, non inviate più armi.

Non c’è arma che costruisca pace.

Non c’è bomba che generi vita.

La pace è il frutto di scelte difficili. Ma è anche l’unica scelta degna di essere fatta.

Noi continueremo a scrivere, a pubblicare, a raccogliere le voci di chi resiste con la parola, di chi costruisce ponti tra le culture, di chi educa al dubbio e all’ascolto, e lo faremo sempre e solo attraverso la parola, perché noi crediamo nel nostro Stato, e vogliamo ancora credere in un futuro da costruire insieme a Voi.

Abbiamo però anche bisogno di sapere che le Istituzioni italiane sono con noi, che non accettano l’orrore come normalità, che non si voltano dall’altra parte.

Oggi potete decidere che l’Italia non sia più solo spettatrice, ma attrice del cambiamento. Potete scegliere di essere un Governo Eccezionale, Nuovo, portatore di Valori. Potete scegliere che l’Italia diventi Paladina di Pace. Voce limpida nel rumore della guerra.

E se qualcuno dirà che è ormai inutile ricordiamogli che ogni passo verso la pace fa la differenza, e che non è mai troppo tardi.

Ogni voce che rompe il silenzio può essere la voce che cambia la storia dell’intera umanità.

Vorremmo far leggere questo ai nostri figli nei libri di scuola, di come un ordinamento coraggioso per primo abbia saputo prendere una posizione chiara e senza compromessi a favore della Pace, di come l’Italia, il nostro Paese, abbia cambiato la storia.

La nostra non è una lettera di dissenso politico, ma un appello per la salvezza del nostro Paese; la nostra è una dichiarazione di fede verso l’Italia, il suo ordinamento e la sua Costituzione, che siamo pronti a sostenere con tutti noi stessi per farla diventare Paladina di Pace.

Dio

Dio sorriderà dalle candide nubi
Quando nel mondo
Non ci saranno né ricchi né poveri,
Né oppressi né oppressori.

Dio sorriderà all’alba e al tramonto
Quando l’uomo aiuterà un altro uomo
E seminerà solo amore nel cuore dell’Universo.

Dio sorriderà da un arcobaleno
Quando crolleranno le barriere.

Dio sorriderà dalle vette innevate
Quando l’odio sparirà dall’umanità.

Dio sorriderà nei nostri cuori
Quando non ci saranno né vinti né vincitori,
Quando i cannoni taceranno
E dalle loro bocche spunteranno splendidi fiori.

E i soldati torneranno con un ramo d’ulivo
Alle loro case.

Dio sorriderà da un cielo trapuntato di stelle
Quando un uomo donerà una fragrante rosa
Alla sua amata.

Dio sorriderà all’aurora
Quando sentirà
Il pianto di un bambino appena nato.


Hafez Haidar
Professore, Ufficiale e Cavaliere della Repubblica italiana
Candidato al Premio Nobel per la Pace e la Letteratura.


Con rispetto, consapevolezza e responsabilità,

affinché la Cultura e la Politica tornino a camminare insieme per custodire ciò che conta davvero: la Vita.

Grazie,

gli editori, i librai e i lettori che hanno aderito al progetto fioridaicannoni.it

APPELLO PUBBLICO

Fiori dai cannoni: diritto allo studio, diritto alla vita.

Noi sottoscritti e sottoscritte, cittadini, docenti, studenti, operatori culturali e persone della società civile,
ci uniamo all’iniziativa “Fiori dai cannoni” promossa da Another Coffee Stories (ACS) in collaborazione con GazaStudentsBeyondBorders con il sostegno dell’avvocatessa Nanna e di una rete di attivisti, per chiedere al Governo italiano di intervenire con urgenza a tutela del diritto allo studio e alla vita degli studenti e delle studentesse di Gaza.

Premesso che:

Dal 5 agosto 2025 il progetto è stato presentato alla Camera dei Deputati dall’On. Gilda Sportiello, con la richiesta di riconoscere lo status di “emergenza educativa” e qualificare l’iniziativa come missione umanitaria urgente;

A Gaza non esistono più università, il diritto allo studio è negato e ogni persona è ridotta a bersaglio in un contesto di violenza genocidaria;

Grazie a una rete di collaborazioni accademiche, numerosi atenei italiani hanno già concesso borse di studio a ragazze e ragazzi palestinesi, ma circa cento studenti e studentesse rimangono bloccati nella Striscia sotto assedio;

La Costituzione italiana (artt. 33 e 34), la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (art. 14), la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (art. 26), nonché il diritto internazionale umanitario, sanciscono e tutelano il diritto universale all’istruzione e alla protezione della vita in contesto di guerra;

Il Governo italiano ha il potere, ai sensi dell’art. 25 del Reg. (CE) 810/2009, della IV Convenzione di Ginevra (art. 24) e della Direttiva 2001/55/CE, di rilasciare visti umanitari in deroga e di attivare misure straordinarie di protezione;

Con ordinanza del TAR Lazio del 5 giugno 2025 (n. 05482/2025 REG.RIC.), è stato già riconosciuto il dovere delle istituzioni a garantire misure concrete e tempestive;

Chiediamo che il Governo italiano:

  1. Attivi immediatamente un corridoio sicuro e protetto per l’evacuazione dalla Striscia di Gaza degli studenti vincitori di borse di studio e ammissioni formali presso le università italiane;
  2. Rilasci senza ulteriori ritardi i visti di emergenza educativa, in deroga alle procedure ordinarie e in conformità al diritto nazionale e internazionale;
  3. Qualifichi ufficialmente l’operazione come missione umanitaria a fini educativi, in coordinamento con il Ministero degli Esteri e le Ambasciate competenti;
  4. Garantisca il coordinamento operativo con i Rettori degli Atenei coinvolti, affinché gli studenti possano raggiungere l’Italia entro l’inizio del semestre accademico 2025–2026 e, comunque, entro il 15 settembre 2025.

Concludiamo ricordando che:

Il diritto allo studio è un diritto fondamentale, universale e irrinunciabile. Negarlo significa negare futuro, dignità e vita.

Per questo rivolgiamo un appello al Governo italiano, al Parlamento, alle istituzioni europee e alla società civile, affinché si attivino immediatamente.

Firma anche tu questo appello.

Unisciti al nostro APPELLO PER GAZA

Editori: Anna Giada Altomare, Lorenzo Bernasconi
Professori: Matteo Luigi Napolitano, Ugo Mattei, Giuseppe Mastruzzo, Fausta Scardigno, Giusi Antonia Toto, Khairy Aboghali, Antonio Vercellone
Avvocatesse: Annalisa Nanna, Shady Alizadeh
Sostenitori dei diritti umani: Angela Maria Di Navelli, Nawal Soufi, Angela Grasso, Lisa Carbonini, Francesco Conte, Giampiero Cappetti, Mimmo Lucano, Sergio Lima, Giuseppe Civati, Wafa Baghadadi, Cristiana Verazza
Attivisti: Tony La Piccirella, Maria Grazia Patania, Antonio Mazzeo
Giornalisti: Laura Silvia Battaglia, Angela Caponnetto, Francesca Fornario, Lidia Giuffrida, Francesco Malavolta
Poeti: Hafez Haidar (candidato Premio Nobel per la pace e la letteratura), Angela Iannarelli (candidata Premio Strega)
Scrittori: Licia Troisi, Edith Maria Frattesi, Claudia Ferretti, Lorenzo Spremberg, Maria Grazia Patania, Consuelo Mirto, Rita Coruzzi
Illustratore Marco Calvi
Coordinatori dell’iniziativa: Nello Poli, Erika Guenzati, Francesco Savini, Valentina Guerrieri, Eva Munter, Federica Calbini, Gabriele Vilardi, Elena Pinto, Khadija Cirafici, Michela Politi Zaccaria, Emanuela Bruno

Aziende sostenitrici: Farmacia Santa Daria, BeForPharma

In collaborazione con Gaza Students Beyond Borders | Cuore al Centro

APPELLO PER GAZA promosso dall’On. Gilda Sportiello

Powered by Another Coffee Stories Editore

La pace non è un’utopia. È una scelta.
Editori, attivisti, testimoni

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